Il tipografo ed editore del Pustertaler Bote Hermann Mahl fu un esponente di spicco della borghesia brunicense fra il XIX ed il XX secolo che, come prima di lui suo padre Johann Georg Mahl, contribuì alla fioritura di Brunico e dintorni. Una mostra che si teneva in occasione del 70° anniversario dalla costituzione del “Verein für Kultur und Heimatpflege” di Brunico poneva Hermann Mahl, a 73 anni dalla morte, al centro della nostra attenzione. Il focus si concentrava su quello che fu probabilmente il suo hobby più amato, la fotografia.
Hermann Mahl si dedicò con passione, come autodidatta e fotografo dilettante alla realizzazione di “diapositive” che presentava poi negli ambienti della borghesia brunicense. Mahl lavorava soprattutto con lastre fotografiche di vetro nei formati 13x18 cm e 9x12 cm. Ancor prima della fine del secolo si procurò un secondo apparecchio fotografico, probabilmente portatile, ed utilizzò per la produzione di fotografie anche delle pellicole di celluloide, soprattutto nel formato 6x9 cm. Alcune fotografie fanno ritenere che durante delle escursioni egli abbia utilizzato entrambi gli apparecchi e che abbia fatto esperimenti con dei teleobiettivi.
Le prime fotografie a colori realizzate con il procedimento “Autochrome” furono presentate al pubblico a Parigi il 10 giugno 1907 dagli inventori, i fratelli Lumière di Lione. Appena quattro mesi più tardi (!), nell’ottobre del 1907, si tenne la prima mostra di fotografie a colori di Hermann Mahl (realizzate con il procedimento “Autochrome” dei fratelli Lumière), nella sua libreria in Via Centrale a Brunico. Come Mahl sia venuto a conoscenza di queste “rivoluzionarie” lastre fotografiche a colori non è dato sapere. È certo però che in quanto rappresentante della borghesia colta brunicense era aperto al mondo e interessato all’arte, che aveva viaggiato molto negli anni precedenti e che intratteneva evidentemente buoni contatti con gli ambienti artistici e fotografici europei.
Fra i soggetti preferiti di Hermann Mahl c’erano i paesaggi, soprattutto le montagne che circondano la conca brunicense e quelle della Val Badia oltre a diverse vedute della città di Brunico e dei dintorni. Alcune di queste immagini servivano tra l’altro come originali per cartoline e illustrazioni su giornali e per altri prodotti tipografici, quali ad esempio le guide turistiche. Un ulteriore ambito importante è rappresentato dalle fotografie di famiglia e da quelle di gruppo con amici e conoscenti. Colpisce il fatto che quasi tutte le fotografie siano state realizzate all’aperto e pochissime negli interni. Oltre ai motivi citati c’è ancora un ambito di cui Hermann Mahl si occupò intensamente dal punto di vista fotografico: la documentazione di eventi. Attraverso la fotografia egli fu in un certo senso un cronista dei rapidi mutamenti che avvenivano nella sua terra.
La mostra verrà, da febbraio 2018, prolungata in parte nella LibriKa di Brunico e in parte nel municipio di Brunico.
- biglietto d’invito
- affisso
- annuncio sul sito cultura.bz.it
- annuncio sul sito della Città di Brunico
Video (6:38 min.) di Martin Harpf: “Hermann Mahl — Pionier der Farbfotografie im Pustertal”