La via, che originariamente era un vicolo cieco della Via Riscone, fù denominata con delibera No. 149 del 30 marzo 2009.
Il nome è una vecchia denominazione di campo per un pascolo di mucche. In tempi passati questa zona è stata usata dai contadini della Via Centrale di Brunico per far pascere il bestiame, fino al 1920 soprattutto vacche e pecore. Siccome il suolo venne sfruttato in modo eccessivo la zona soffrì troppo, quindi alla fine del XIX secolo l'amministrazione distrettuale introdusse il divieto di pascolo sul Kühbergl e iniziò a forestare il colle.
L’associazione di abbellimento costruì la "Kaiserwarte" in occasione della visita dell'Imperatore austro-ungarico dal 16 al 21 settembre 1886. Era una torre fatta di legno che offrì una vista panoramica su tutta la zona di Brunico dalla quale l’imperatore Francesco Giuseppe I potè osservare i "Kaisermanöver", le manovre di combattimento del suo esercito.
Nel 1911 l'associazione di sport invernale costruì una pista da slittino sul "Kühbergl" che portava dalla "Kaiserwarte" fino al monumento Grebmer (costruito nel 1878). Un anno dopo la pista fù chiusa perché era troppo pericoloso slittare in questa zona.
Nel 1915 sul "Kühbergl" fu costruito il Cimitero di Guerra ("Waldfriedhof").
Dopo la Prima Guerra Mondiale il "Kühbergl" venne nuovamente usato come pascolo per vacche e pecore. Il numero degli abitanti nel frattempo era cresciuto, in città furono costruite nuove case e nuovi masi; così il bestiame non ebbe più spazio in città quindi gli abitanti diminuirono il numero di bestiame.
Sul "Kühbergl" si trova anche un piccolo centro residenziale che originariamente fù costruito per dare casa alle persone che durante l'Opzione erano andate in Germania e che dopo la Seconda Guerra Mondiale erano tornate nella loro patria.
Literatur | bibliografia:
Egon Kühebacher, Die Ortsnamen Südtirols und ihre Geschichte, Band 1: Die geschichtlich gewachsenen Namen der Gemeinden, Fraktionen und Weiler, Bozen 1991. Stefan Lechner (Hg.), Der lange Weg in die Moderne. Geschichte der Stadt Bruneck 1800-2006, Innsbruck 2006. Hubert Stemberger, Bruneck und Umgebung (Südtiroler Gebietsführer, Band 7), Bozen 1988.