La serie con gli urbari della città tra il 1537 e il 1807 (con lacune notevoli nei documenti del XVI secolo e il periodo 1645-1710) documentano l’importanza del comune come terreno con proprie entrate (edifici, pescherie, panifici, mulini, forge e giardini). Inoltre vengono menzionate le tasse che la città doveva pagare ad altre signorie. Con il discarico del terreno nel 1848 furono riscattate le entrate o trasformate in pensioni, poi passate nel fondo della camera municipale.
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