La strada è stata nominata con la delibera n. 163 del consiglio comunale il 18. febbraio 1970. Il nome tedesco è stato cambiato da "St. Christoforus Straße" in "St-Christoforus-Straße" con la delibera n. 157 del 6. ottobre 1992.
La strada porta il nome di San Cristoforo, patrono dei viaggiatori, soprattutto dei barcaioli, dei carrettieri, degli autisti, dei marinai, degli automobilisti, dei falegnami e dei pellegrini. Inoltre è patrono dei sentieri (come valici o ponti), dei legatori di libri, dei cappellai, dei giardinieri, dei fruttivendoli, degli orefici, dei minatori, degli atleti, dei cercatori di tesori e dei bambini. Inoltre San Cristoforo protegge dalla peste, da malattie, dolori e cataclismi. La sua festa viene celebrata il 24 luglio.
Secondo la leggenda, San Cristoforo ha portato Gesù bambino in spalle, da una sponda di un fiume all'altra. Mentre lo portava, gli sembrava che Gesù diventasse sempre più pesante finche San Cristoforo ebbe l'impressione di portare tutto il mondo sulle sue spalle. In questo momento, Gesù si fece riconoscere come il creatore della terra e battezzò il suo portatore sul nome Cristoforo (colui che porta Cristo). San Cristoforo è uno dei quattordici santi ausiliatori e per questo viene raffigurato spesso sui santuari. Un proverbio dice che se la mattina si vede un ritratto di San Cristoforo la vitalità e l'energia non ti abbandonerà fino al tramonto. Per questo San Cristoforo viene spesso rappresentato sulle porte di chiese o su piazze pubbliche.
Sulla chiesa di Stegona, sulla facciata ovest, si trova un affresco del 1595 che raffigura San Cristoforo (il pittore è ignoto).
Literatur | bibliografia:
Karl Gruber, Südtiroler Heiligenhimmel. Namenspatrone in der heimischen Kunst, Bozen 1991. Maria Hilber Mutschlechner, 1000 Jahre Stegen, Bruneck [1996]. Josef Weingartner, Die Kunstdenkmäler Südtirols. Band 1: Eisacktal, Pustertal, Ladinien, Bozen 1985.