Hermann Mahl (1860–1944) – Pioniere della fotografia a colori nella Val Pusteria

Il tipografo ed edi­tore del Puster­taler Bote Her­mann Mahl fu un espo­nente di spic­co del­la borgh­e­sia bruni­cense fra il XIX ed il XX sec­o­lo che, come pri­ma di lui suo padre Johann Georg Mahl, con­tribuì alla fior­it­u­ra di Bruni­co e din­torni. Una mostra che si tene­va in occa­sione del 70° anniver­sario dal­la cos­ti­tuzione del “Vere­in für Kul­tur und Heimatpflege” di Bruni­co pone­va Her­mann Mahl, a 73 anni dal­la morte, al cen­tro del­la nos­tra atten­zione. Il focus si con­cen­tra­va su quel­lo che fu prob­a­bil­mente il suo hob­by più ama­to, la fotografia.

Her­mann Mahl si dedicò con pas­sione, come auto­di­dat­ta e fotografo dilet­tante alla real­iz­zazione di “dia­pos­i­tive” che pre­sen­ta­va poi negli ambi­en­ti del­la borgh­e­sia bruni­cense. Mahl lavo­ra­va soprat­tut­to con las­tre fotogra­fiche di vetro nei for­mati 13x18 cm e 9x12 cm. Ancor pri­ma del­la fine del sec­o­lo si procurò un sec­on­do apparec­chio fotografi­co, prob­a­bil­mente por­tatile, ed uti­liz­zò per la pro­duzione di fotografie anche delle pel­li­cole di cel­lu­loide, soprat­tut­to nel for­ma­to 6x9 cm. Alcune fotografie fan­no ritenere che durante delle escur­sioni egli abbia uti­liz­za­to entram­bi gli apparec­chi e che abbia fat­to esper­i­men­ti con dei teleo­bi­et­tivi.

Le prime fotografie a col­ori real­iz­zate con il pro­ced­i­men­to “Autochrome” furono pre­sen­tate al pub­bli­co a Pari­gi il 10 giug­no 1907 dagli inven­tori, i fratel­li Lumière di Lione. Appe­na quat­tro mesi più tar­di (!), nell’ottobre del 1907, si tenne la pri­ma mostra di fotografie a col­ori di Her­mann Mahl (real­iz­zate con il pro­ced­i­men­to “Autochrome” dei fratel­li Lumière), nel­la sua libre­ria in Via Cen­trale a Bruni­co. Come Mahl sia venu­to a conoscen­za di queste “riv­o­luzionar­ie” las­tre fotogra­fiche a col­ori non è dato sapere. È cer­to però che in quan­to rap­p­re­sen­tante del­la borgh­e­sia col­ta bruni­cense era aper­to al mon­do e inter­es­sato all’arte, che ave­va viag­gia­to molto negli anni prece­den­ti e che intrat­tene­va evi­den­te­mente buoni con­tat­ti con gli ambi­en­ti artis­ti­ci e fotografi­ci europei.

Fra i sogget­ti prefer­i­ti di Her­mann Mahl c’erano i pae­sag­gi, soprat­tut­to le mon­tagne che cir­con­dano la con­ca bruni­cense e quelle del­la Val Badia oltre a diverse vedute del­la cit­tà di Bruni­co e dei din­torni. Alcune di queste immag­i­ni ser­vivano tra l’altro come orig­i­nali per car­to­line e illus­trazioni su gior­nali e per altri prodot­ti tipografi­ci, quali ad esem­pio le guide tur­is­tiche. Un ulte­ri­ore ambito impor­tante è rap­p­re­sen­ta­to dalle fotografie di famiglia e da quelle di grup­po con ami­ci e conoscen­ti. Colpisce il fat­to che qua­si tutte le fotografie siano state real­iz­zate all’aperto e pochissime negli interni. Oltre ai motivi citati c’è anco­ra un ambito di cui Her­mann Mahl si occupò inten­sa­mente dal pun­to di vista fotografi­co: la doc­u­men­tazione di even­ti. Attra­ver­so la fotografia egli fu in un cer­to sen­so un cro­nista dei rapi­di muta­men­ti che avveni­vano nel­la sua ter­ra.

La mostra ver­rà, da feb­braio 2018, pro­l­un­ga­ta in parte nel­la Lib­ri­Ka di Bruni­co e in parte nel munici­pio di Bruni­co.


Video (6:38 min.) di Mar­tin Harpf: “Her­mann Mahl — Pio­nier der Farb­fo­tografie im Puster­tal”

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