L’edicola ricostruita sulla destra della strada da Brunico a St. Georgen si trovava originariamente sulla vecchia Tauferer Straße. In un momento imprecisato è stata spostata di qualche metro; una fotografia storica la ritrae direttamente sulla massicciata della ferrovia locale Brunico − Campo Tures. Durante la costruzione del secondo tratto dell’Anello nord a Brunico e della rotatoria, il monumento è stato temporaneamente rimosso e nel 2017, dopo un’accurata pulizia, è stato rialzato ben visibile e vicino alla sua posizione originale.
L’origine dell’edicola è oscura, la tradizione scritta − per quanto conosciuta finora − non fornisce alcuna informazione. Forse la colonna di granito segnava un cimitero della peste, che le valse il soprannome di “Peststöckl”. L’epidemia che imperversava in Tirolo dal 1631 raggiunse la zona di Brunico nel 1636. A San Lorenzo, secondo le Geschichtliche Nachrichten di Johann Nepomuk Tinkhauser (1834), i malati venivano abbandonati nella foresta a Stegona e Grimaldo.
Si dice che la peste abbia imperversato soprattutto a Rasun, Valdaora, Sares, Falzes e a Villgraten; un cimitero della peste separato fu istituito tra Luttago e Riobianco, nella Valle di Tures e Aurina. La città di Brunico fu risparmiata dalla peste grazie a intense misure precauzionali, motivo per cui l’istituzione di un cimitero della peste vicino a San Giorgio è discutibile. È più probabile che l’edicola, come altri monumenti dello stesso tipo, servisse da stazione durante le processioni contro la peste, la fame o la guerra. Questo potrebbe essere indicato dalle quattro nicchie, ognuna delle quali probabilmente rappresenta uno dei Vangeli che venivano letti durante le processioni di supplica.
L’edicola in sé non mostra alcuna datazione, nelle quattro nicchie non sono riconoscibili resti di pittura, solo nella nicchia (ora) rivolta a nord è riconoscibile un gruppo di crocifissione (Cristo, Maria e l’apostolo Giovanni), che è stato inciso come rilievo nella pietra. Qui si conservano anche resti di infissi in ferro, ai quali forse erano attaccate una grata o due ante della porta. Anche sulla sommità della piramide sono conservati i resti di un elemento in ferro, a cui probabilmente era attaccata una croce.
- “Monument Browser” della Provincia Autonoma di Bolzano
- Wikipedia: Elenco dei monumenti tutelati a Brunico
Bibliografia:
- Hans Fink, Zur Sagenwelt des Ahrntales, in: Der Schlern, 52. Jg. (1978), 449–456.
- Laura Gilardoni, Le leggende della Val Pusteria, Bolzano 1999, 148–150.
- Hubert Stemberger (Bearb.), J.N. Tinkhauser’s Brunecker Chronik 1834. „Geschichtliche Nachrichten von der k.k. Kreisstadt Bruneck und derselben Umgebung“. Mit 147 Faksimile-Farbdrucken nach den Vorlagen des Verfassers, Bozen 1981, 129–130.